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Luca Altieri – IBM

Luca Altieri @ IBM

In questo episodio di Small Talk With… abbiamo avuto il piacere di confrontarci con Luca Altieri, Chief Marketing Officer di IBM, in merito al valore dei dati nel processo di trasformazione digital, la trasformazione dei dati in valore e molto altro.Buon ascolto a tutti!

Luca Altieri è stato nostro ospite in questo episodio di Small Talk With…

Altieri si presenta nel suo ruolo: in IBM da oltre vent’anni, ricopre ad oggi sia la posizione di Chief Marketing Officer sia quella di direttore degli IBM Studios, luoghi fisici e concettuali che rendono accessibili a chiunque lo desideri le nuove tecnologie e che accompagnano le aziende nella loro trasformazione digitale.

Come prima domanda, abbiamo chiesto a Luca quali soluzioni IBM offre sul mercato.

IBM intende portare valore ai clienti e al sistema Paese tramite il proprio sistema di hybrid-cloud, ci spiega il CMO.

Evolutasi notevolmente negli anni, IBM si occupa ad oggi delle più avanzate tecnologie di AI, ponendosi come partner del cliente offrendogli non solo le migliori tecnologie ma anche le più aggiornate competenze.

Qual è ad oggi il valore dei dati e come si trasformano questi in valore, chiediamo a Luca in seconda battuta.

Altieri ci spiega come il dato, pur dotato di un valore a sé stante, acquisisce un valore aggiunto se lo si sfrutta in maniera efficiente rispetto al proprio business.

La tipologia di dati fa la differenza, innanzitutto: da una parte esistono i dati chiari e strutturati, dall’altra dati scuri non strutturati.

I primi sono quelli facilmente riconducibili ad un database, mentre i secondi inglobano tutte tecnologie multimediali: foto, video, rumori.

Sono tuttavia le tecnologie e il digitale che permettono di decifrarli, continua Altieri; solo così è possibile trarre un vantaggio per il proprio business.

Degli esempi sono lo IoT, internet of things, e l’intelligenza artificiale, che concorrono ad analizzare il dato e rendere il business maggiormente efficiente e rapido.

Ad esempio, Altieri ci spiega come gli strumenti di intelligenza artificiale abbiano permesso di velocizzare degli ambiti non solo di mero business: nel settore ospedaliero, l’AI ha permesso di elaborare un processo di diagnosi e cura medica, velocizzando il percorso del sistema Paese nel complesso.

Chiediamo quindi ad Altieri quale sia, ad oggi lo stato, del tessuto imprenditoriale italiano.

E’ una situazione che deve migliorare: il tasso di digitalizzazione, il DESI, attesta l’Italia al venticinquesimo posto.

Ottimista, Altieri intravede un’opportunità per poter migliorare. La pandemia stessa ha rappresentato “il cigno nero” del digitale, mettendo in atto un cambiamento di mindset e una spinta alla digitalizzazione stessa.

Il cuore pulsante dell’industria è la PMI, ci spiega Altieri, e anch’essa deve necessariamente migliorare. La tecnologia c’è, bisogna tuttavia valorizzarne l’utilizzo sia a livello aziendale, sia a livello dell’intero ecosistema di riferimento.

La sfida strutturale lanciataci dal Covid può vincere solo in seguito ad un cambiamento univoco, sostiene Luca.

Rispetto all’intelligenza artificale e al progetto IBM chiamato “Watson”, chiediamo a Luca di spiegarci meglio di cosa si tratta.

Watson è un sistema di AI in grado di comprendere in maniera chiara gli input ricevuti, poiché minuziosamente addestrato non solo da IBM ma anche dagli esperti del settore di riferimento.

Watson è in grado di interpolare i dati, formulando di seguito delle ipotesi contestualizzate all’ambito di riferimento, utili alle scelte di business contemplate.

In terza battuta, Watson si struttura sul modello del Machine Learning, dotato di un livello di maturità avanzato che gli permette di implementare i dati in diversi settori, dal retail, al fashion, all’ambito medico.

Disponibile in Cloud, esso permette all’imprenditore di compiere delle sperimentazioni gratuite per poi investire nell’implementazione dei progetti.

Un altro progetto è quello di IBM Garage: nel contempo luogo fisico ubicato all’interno degli IBM Studios e metodologia, esso rappresenta un luogo dedicato a co-pensare e co-creare congiuntamente alle altre aziende.

La volontà è quella di riunire persone sia di tecniche che business per comprendere l’idea vincente e sviluppare un prototipo a disposizione del cliente da implementare all’interno dell’impresa. I tempi di esecuzione sono altrettanto ridotti, permettendo di digitalizzare un processo in sole quattro settimane.

Come rimanere competitivi in un mondo che cambia velocemente?

Facendo proprio il principio della fenice, quello della continua evoluzione e trasformazione. Prendendo esempio dalla sua stessa realtà, Altieri ci spiega che IBM esiste da 108 anni in quanto è stata in grado di mantenere la propria posizione sul mercato trasformandosi e adattandosi, pur rimanendo saldamente ancorata a dei valori ben specifici.

Si rimane competitivi se – per quanto difficile – si è agili nel monitorare costantemente i trend del mercato, per quanto fugaci e disruptive essi siano.

E’ importante sviluppare quindi un mindset orientato al cambiamento tramite strumenti della tecnologia Agile e per mezzo di competenze consolidate.

Concludiamo la puntata domandando a Luca i suoi obiettivi personali da qui ai prossimi tre anni.

In primis, Luca sottolinea il suo forte desiderio di continuare a coltivare la preziosità della sua famiglia e dei suoi cari.Dal punto di vista professionale, invece, rendere IBM un brand più “pop”, inteso come popolare -ma anche maggiormente attrattive-,sostenibile e impegnato socialmente nelle cause prioritarie come la violenza contro le donne.

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Luca AltieriChief Marketing Officer – IBM

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Lazar PerovicChief Strategy Officer- Beliven

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