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Giacomo Frizzarin – Microsoft

Giacomo Frizzarin @ Microsoft

In questa puntata abbiamo avuto il piacere di avere come nostro ospite Giacomo Frizzarin, segment lead e corporate Leader di Microsfot. Con Giacomo abbiamo affrontato il tema del livello di digitalizzazione delle PMI italiane e dell’impatto del cloud computing sul modo di fare impresa in Italia.

In questa puntata del nostro podcast Small Talk With… il nostro CSO Lazar ha avuto il piacere di confrontarsi con Giacomo Frizzarin, responsabile del segmento della piccola-media azienda Italiana e corporate leader del colosso Microsoft.

Dopo una breve introduzione, Lazar domanda al nostro ospite di esprimere il proprio parere riguardo al livello di digitalizzazione della PMI media italiana, tema che Giacomo afferma avere molto a cuore sia professionalmente che in veste di cittadino italiano.

Dati alla mano, Frizzarin sottolinea come il 90% delle aziende italiane si identifichi nelle Piccole-Medie Imprese, e di come questo dato sia fondante per la nostra economia nazionale.

Tuttavia- proseguendo nel ragionamento- egli evidenzia come l’Italia si posizioni per molti parametri in coda all’Europa; in particolar modo, rispetto al grado di competenza digitale.

Il livello di digitalizzazione risulta fondamentale solo se legato a quello della produttività, continua Giacomo, mettendo in luce come l’ultimo ventennio sia stato caratterizzato da un tasso di produttività estremamente basso per il nostro Paese.

Frizzarin continua nella sua spiegazione affermando come il digitale debba essere necessariamente applicato con una revisione dei processi gestionali ed organizzativi.

L’Italia fatica a mettere in discussione il modus operandi delle proprie aziende: Giacomo ci illustra come sono solo il 20% le aziende che hanno adottato il Cloud-Computing in Italia, rispetto al 40% di quelle anglosassoni.

Nonostante l’Italia continui ad essere uno dei Paesi con maggiore PIL, Giacomo sostiene come la PMI in quanto tale possa fare molto di più : se si accelerasse il processo di adozione di cloud-computing pari a quello dell’Inghilterra, si arriverebbe a produrre un surplus di 20 miliardi, con un tasso di crescita 0,22% anno su anno, livello del tutto affrontabile a parere del nostro esperto.

Come colmare quindi il gap delle digital skills menzionato in precedenza?

Giacomo spiega come le aziende non innovano quanto dovrebbero, e che il 60% degli imprenditori ritiene di non disporre delle corrette tecnologie all’interno della propria impresa.

Frizzarin prosegue portando ad esempio concreto la sua stessa realtà, Microsoft, che per colmare tale divario ha lanciato il programma Ambizione Italia Digital Restart, mettendo al centro la PMI come punto cardine, e investendo un miliardo e mezzo di euro tra la messa in atto di infrastrutture e formazione di persone.

Queste ultime inglobano studenti, disoccupati, e persone che necessitano di formazione in generale anche sul lavoro.

I macro temi principali del suddetto programma, ci spiega Giacomo, sono:

  • Lavorare con il made in Italy tramite la formazione volta all’acquisizione di maggiore competitività a livello aziendale, partendo dallo smart-working fino al change managment.
  • Aumentare l’occupabilità per mezzo dei cosiddetti AI Hub, aggregando differenti cluster per i quali vengono sviluppati soluzioni verticali con elementi di tecnologia avanzata semplici ed utilizzabili sin da subito,
  • Promuovere tecnologie sostenibili e soprattutto positive per l’impatto sociale, ad esempio lo smart-working come rapporto di fiducia tra il datore di lavoro e lavoratore.

Tutti questi tempi, prosegue Frizzarin, vogliono porsi come pillole che tocchino la cultura e i processi affinché la tecnologia sia l’elemento cardine per l’innovazione.

Un approccio da vera azienda-piattaforma, quello di Microsoft, che punta alla concretezza, venendo così compreso ed apprezzato anche da storici competitor, ad oggi diventati partner aziendali.

Com’è possibile allora stimolare l’adozione di soluzioni cloud da parte delle PMI?

Tramite due punti fondamentali, ci spiega Frizzarin.

In primis, stabilendo un dialogo con l’imprenditore basato sulla fiducia e la volontà dello stesso di mettersi in discussione.

In secondo luogo, mettendo l’accento sul vantaggio immediato che la tecnologia può apportare ad una qualsiasi realtà aziendale.

Quale il cambiamento principale che Giacomo ha potuto osservare in Microsoft nel corso degli anni?

L’aver vissuto -e sperimentato-, continua Frizzarin, la volontà aziendale di rimettersi in discussione a tutti i livelli nonostante la posizione leader che essa ha sempre occupato, adottando un approccio differente rispetto al mercato, ai partner, e alla tecnologia, elemente che deve necessariamente essere alla portata di tutti.

Ma non solo; l’esaltazione del fattore umano, la cosiddetta Human Ingenuinity come fattore da preservare e mantenere insostituibile rispetto tecnologia, è stato uno dei pilastri da sempre preservati all’interno di Microsoft.

In conclusione quindi, quali le prospettive future per le PMI?

Giacomo risponde dicendo che prevede da un lato la nascita di nuovi brand -estremamente verticali- che saranno in grado di instaurare una forte relazione con i clienti conquistando il mercato, e dall’altro una serie di realtà che invece saranno destinate a non farcela per non aver unito tradizione ed innovazione.

In conclusione di puntata, Frizzarin esprime la propria speranza rispetto alla rivalsa di realtà nazionali che possano muoversi e progredire all’interno di un mercato globale a livello congiunto, senza subire la pressione da parte di attori esteri.

// PARTECIPA

Giacomo FrizzarinCorporate Leader – Microsoft

// CONDUCE

Lazar PerovicChief Strategy Officer

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